mercoledì 25 aprile 2012

Un sabato diverso a macerata

Noi ragazze per l'unità di macerata sabato 21 aprile siamo andate con altre  ragazze per l'unità  di San Bucheto e Corridonia alla casa di riposo di macerata. Durante i mesi prima di compiere questa esperienza abbiamo invitato dei ragazzi delle parrocchie delle nostre città. Li abbiamo coinvolti chiedendo loro se avessero voglia di trascorrere un pomeriggio a fare una tombolata insieme agli anziani della casa di riposo. I vari ragazzi che abbiamo invitato sembravano interessati ma fino all’ultimo non sapevamo di preciso chi sarebbe venuto. 
Il sabato stesso ci siamo incontrati e quando abbiamo domandato chi sarebbe venuto ci hanno seguito quattro ragazzi. Per noi è stata una grande gioia aver toccato il cuore di alcuni di loro e siamo andati insieme alla casa di riposo dove avevamo l’appuntamento con altre  ragazze per l'unità. Già in lontananza abbiamo iniziato a vedere tanti ragazzi, non ci sembrava vero!! Insieme alle altre  ragazze per l'unità di Corridonia e San Bucheto erano venuti molti giovani della loro parrocchia e per noi è stata una felicità immensa perché ci siamo dette che maggiore fosse il numero di persone e maggiore sarebbe stato l’amore che avremmo potuto donare.

Dopo una foto di gruppo siamo entrati nel salone di ritrovo dell’istituto e come ci aspettavamo, all'inizio non abbiamo avuto un’accoglienza molto calorosa ; non ci siamo tirati indietro e abbiamo continuato a sorridere. Li abbiamo subito invitati a fare una tombolata tutti insieme e dopo un po’ di fatica fatta per convincerli si sono accomodati intorno ad un grande tavolo e abbiamo iniziato. Noi ragazzi eravamo sparsi fra gli anziani per aiutarli a coprire le caselle dei numeri che uscivano. Precedentemente avevamo preparato dei premi per i più fortunati , tuttavia alla fine abbiamo distribuito biscotti a tutti quanti. Poiché un signore aveva fatto cinquina due volte abbiamo pensato di dare la possibilità anche ad un’altra persona di vincere un premio e così abbiamo ripetuto il giro. L’amore è così contagioso che il signore fortunato ha subito acconsentito senza protestare. Dopo la tombolata abbiamo spostato i tavoli per fare in modo che tutti potessero ascoltare un ragazzo della parrocchia che aveva iniziato a suonare il pianoforte. Abbiamo suggerito delle canzoni che sarebbero potute essere conosciute anche dai più attempati e siamo stati premiati per questo sforzo in quanto alcuni di loro hanno anche incominciato a cantare. 

Dopo il mini concerto abbiamo socializzato con gli ospiti della casa di riposo ascoltando la storia della loro vita e cercando di trasmettere loro quanto più affetto e rispetto possibile. La felicità nei loro occhi era tangibile come l’impegno e l’amore che noi mettevamo nel parlare con loro. Sul punto di andare via erano così tristi che non volevano lasciarci, ma noi abbiamo promesso di ritornare presto e non abbiamo intenzione di mancare alla parola data!

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